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Congregação das Irmãs de São José de Chambéry | Commissioni Internazionali

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  • Commissioni Internazionali

    30 de Set, 2021

    JPIC- Brazil

    VITA EUCARISTICA PER IL POPOLO



    Quando penso al Mistero dell'Eucaristia, mi viene subito in mente il ritornello del canto: “Tu sei il Signore, Dio della vita, tu sei la festa, tu sei la danza al banchetto della tua casa, noi siamo il popoli dell'alleanza”. L'Eucaristia, infatti, avvolge l'intera vita della persona che crede che Gesù ha dato se stesso per l'umanità e ha voluto essere consumato da tutti. "Prendete e mangiate questo è il mio Corpo, prendete e bevete questo è il mio Sangue". Queste parole si sentono ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa. Cosa significano queste parole? Significa che tutti coloro che vengono a celebrare l'Eucaristia devono avere un cuore grato che ha una grande speranza e una fede forte.



    L'Eucaristia è sorgente di vita e di amore di Dio che porta redenzione e accoglie con tutto il cuore le famiglie e l'umanità. Esorta la Congregazione delle Suore di San Giuseppe a sperimentare il grande amore che sgorga dal cuore di Dio. Ci spinge ad essere donne donatrici di vita che portano la Comunione e vivono una vita di riconciliazione nella sua vita quotidiana.



    VITA IN ABBONDANZA PER TUTTI - PANE CONDIVISO



    I cristiani sono chiamati a seguire l'atteggiamento di Gesù ascoltando e sostenendo le persone, partecipando ad azioni sociali che difendono la vita e valorizzano la giustizia sociale per il benessere di tutti. Noi, come Suore di San Giuseppe e associati, siamo chiamate a vivere contro la cultura dell'abbandono, dell'intolleranza e della mancanza di amore.



    L'Eucaristia non ci lascia inerti al mondo della disuguaglianza. Ci motiva ad andare oltre il nostro egoismo e ci rivela la vita in abbondanza per tutti. Ci incoraggia a condividere il pane, il cibo, il vestiario, la scuola, la salute, la casa ecc. Questi sono i beni della Casa Comune e quindi una gioia per tutti.



    Ricordo con affetto il Capitolo Congregazionale a cui ho partecipato. Ci ha sfidato a vivere con speranza e ad occuparci dei bisogni urgenti del pianeta. “Tutto è interconnesso, in questa Casa Comune”.


     "COSA POSSO FARE PER ALLEVIARE UN PO' LA SOFFERENZA DELLE PERSONE?"



     Con occhi, orecchie e cuore attenti alla voce di Gesù e all'azione dello Spirito Santo, noi suore di San Giuseppe che viviamo a Marituba, Pará, siamo state profondamente toccate dall'angoscia delle persone che soffrono a causa della siccità e mancanza d'acqua. Ci siamo chiesti: “Cosa possiamo fare per alleviare un po' la sofferenza della gente? Chi è pronto e aperto all'ascolto della voce di Dio, riceve la risposta e la luce per camminare sulla retta via. Abbiamo scavato un pozzo nel nostro cortile e abbiamo ottenuto acqua minerale pura per grazia di Dio. Condividiamo tre volte a settimana con le famiglie quest'acqua preziosa, pura e salutare. Sentiamo che è un grande tesoro quello che abbiamo trovato e non possiamo tenerlo solo per noi stessi.

     



    Possiamo vedere lo spirito di solidarietà e di impegno in tutti coloro che lottano per la giustizia economica e sociale. L'acqua potabile è un diritto sociale di tutti. La Carta della Terra rafforza questo diritto: rispetto e cura per la comunità della vita.



     Vedere le famiglie, andare a prendere l'acqua dal nostro pozzo, ci ha ricordato l'incontro di Gesù con la Samaritana al pozzo nel quale Gesù chiese alla donna: "Dammi da bere" (Gv 4,7).



    UNA PRESENZA DI COMUNIONE



    Vorrei condividere un'esperienza personale e comunitaria. Durante la Pandemia, le Chiese hanno dovuto seguire i protocolli di assistenza sanitaria e quindi c'erano restrizioni per le messe. Gli anziani ne sono stati direttamente colpiti. Abbiamo provato un grande dolore nel non poter dare la comunione (il Corpo di Cristo). Ma spinti dalle richieste e da una chiamata di Dio abbiamo portato la Santa Comunione alle persone che la gridavano. Abbiamo fatto una bella esperienza. Abbiamo visto la gioia, la gratitudine, il sorriso, l'espressione della fede, accendersi sul volto di ogni persona che ha ricevuto la Santa Comunione.



    A causa di questa esperienza, abbiamo iniziato a programmare alcune visite. Abbiamo seguito tutti i protocolli di assistenza sanitaria e visitato le famiglie e condiviso la “Parola di Dio”, per essere presenza di Comunione con gli anziani. Oltre a questo abbiamo avuto in diretta streaming  messaggi motivanti, preghiere, liturgia con amici, famiglie e gruppi diversi, ogni volta che era possibile.



    "TUTTI IN GEU' E IN DIO PADRE SUO"

     



    Oltre a queste condivisioni, abbiamo partecipato all'équipe Caritas della Diocesi e aiutato nella distribuzione di donazioni, celebrazioni, riflessione sulla Parola di Dio, preghiere e canti. In tutte queste esperienze ci siamo sentiti come un pane che si condivide per dare vita ai fratelli e alle sorelle bisognosi. Serviamo con gioia, amore, dedizione.



    Noi Sorelle e Associati viviamo il mistero della vita nascosto nell'Eucaristia, che ci chiama a rinnovare il Carisma di Comunione e a “realizzare l'unione totale di noi stesse e del popolo con Dio, l'unione degli uomini tra loro e con noi; ma tutto in Gesù e in Dio suo Padre» (cfr Gv 17 Lettera eucaristica).



    Sr. Ana Amélia de Oliveira Miranda – JIPC/Brasile

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