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    21 de Mai, 2023 | Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

    MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 57ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI.  (21 maggio 2023)

     

     Parlare con il cuore “La verità nell'amore” (Ef 4,15). 

     

     

    Questo il messaggio per la 57a giornata mondiale delle comunicazioni sociali, di Papa Francesco: “Vorrei soffermarmi sul “parlare con il cuore”.  È il cuore che ci ha spinto ad andare, a vedere e ad ascoltare, ed è il cuore che ci spinge verso un modo di comunicare aperto e accogliente.  Una volta praticato l'ascolto, che esige attesa e pazienza, oltre a rinunciare in modo pregiudiziale all'affermazione del nostro punto di vista, possiamo entrare nella dinamica del dialogo e della condivisione, che è appunto quella del comunicare in modo cordiale.  Dopo aver ascoltato l'altro con cuore puro, sapremo anche parlare seguendo la verità nell'amore (cfr Ef 4,15).

     

     Gesù ci avverte che ogni albero si riconosce dai suoi frutti (cfr Lc 6,44): «L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore ricava il bene, e l'uomo malvagio dal suo cattivo tesoro ricava il male;  perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca» (v. 45).  Perciò, per comunicare testimoniando la verità nell'amore, bisogna purificare il proprio cuore.  Ascoltando e parlando con cuore puro, si riesce a vedere oltre le apparenze, a superare l'ambigua voce che, anche nel campo dell'informazione, non aiuta a discernere la complessità del mondo.  La chiamata a parlare dal cuore sfida radicalmente i tempi di oggi, così inclini all'indifferenza e all'indignazione, a volte anche basati sulla disinformazione.

     

    Comunicare cordialmente

     

     Comunicare in modo cordiale significa che chi ci legge o ci ascolta è portato ad accogliere la nostra partecipazione alle gioie, alle paure, alle speranze e alle sofferenze del nostro tempo.  Chi parla così ama l'altro perché si prende cura e protegge la sua libertà senza violarla.  Possiamo vedere questo stile nel misterioso viandante che dialoga con i discepoli diretti a Emmaus.  Gesù Risorto parla loro con il cuore, accompagnando con rispetto il cammino della loro sofferenza.  L'impegno di comunicare “a braccia e a cuore aperto” non appartiene esclusivamente a chi è nel campo della comunicazione;  è responsabilità di tutti.  A volte le conversazioni amichevoli possono aprire una breccia anche nei cuori più induriti.  Lo sperimentiamo nella società, dove la gentilezza non è solo una questione di “galateo” ma un vero e proprio antidoto alla crudeltà, che purtroppo può avvelenare i cuori e rendere tossiche le relazioni.  Ne abbiamo bisogno nel campo dei media, perché la comunicazione non fomenti acrimonie che esasperano, creano rabbia e provocano scontri, ma aiutino le persone a riflettere serenamente e ad interpretare con spirito critico ma sempre rispettoso la realtà in cui vivono.

     

     

     Comunicare cuore a cuore: “Per parlare bene basta amare bene”

     

    Brasil - grupo de comunicação
    Brasil - Grupo de Comunicação 

     

     Uno degli esempi più luminosi e ancora affascinanti di “parlare con il cuore” ce lo offre San Francesco di Sales.  Brillante intellettuale, fecondo scrittore e profondo teologo, Francesco di Sales fu vescovo di Ginevra all'inizio del XVII secolo in anni difficili segnati da accese dispute con i calvinisti.  Il suo atteggiamento mite, la sua umanità e la sua disponibilità a dialogare pazientemente con tutti, specialmente con coloro che non erano d'accordo con lui, lo hanno reso uno straordinario testimone dell'amore misericordioso di Dio.  Si potrebbe dire di lui: «Una voce soave moltiplica gli amici, e una lingua graziosa moltiplica le cortesie» (Sir 6,5).  San Francesco di Sales, proprio «nel cuore e attraverso il cuore si compie un processo sottile, intenso e unificante in cui si conosce Dio».

     

     È a partire da questo “criterio dell'amore” che, attraverso i suoi scritti e la sua testimonianza di vita, il santo Vescovo di Ginevra ci ricorda che “siamo ciò che comunichiamo”.  Questo va controcorrente oggi, in un momento in cui, come sperimentiamo soprattutto sui social media.  la comunicazione è spesso sfruttata perché il mondo ci veda come vorremmo essere e non come siamo.  Questo santo della tenerezza, che cerca e dice la verità con coraggio e libertà e rifiuta la tentazione di usare espressioni sensazionalistiche e combattive.

     

    Parlare con il cuore nel processo sinodale

     

     Il Papa ha anche sottolineato: “Anche nella Chiesa c'è un grande bisogno di parlare e di ascoltarsi.  È il dono più prezioso e vivificante che possiamo offrirci a vicenda”.  L'ascolto senza pregiudizi, attento e aperto, fa nascere un parlare secondo lo stile di Dio, nutrito di vicinanza, compassione e tenerezza.

     

     Sogno una comunicazione ecclesiale che sappia lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, soave e insieme profetica, che sappia trovare vie e mezzi nuovi per il meraviglioso annuncio che è chiamata a fare nel terzo millennio.  Una comunicazione che metta al centro il rapporto con Dio e con il prossimo, soprattutto il più bisognoso, e che sappia accendere il fuoco della fede piuttosto che conservare le ceneri di un'identità autoreferenziale. Una forma di comunicazione fondata sull'umiltà nell'ascoltare e sulla parresia nel parlare, che non separa mai la verità dalla carità.

     

     Disarmare le anime promuovendo un linguaggio di pace

     

    Brasil  - Grupo de Comunicação
    ICC - Comissão Internacional de Comunicação 

     

     Nel drammatico contesto del conflitto globale che stiamo vivendo, è urgente mantenere una forma di comunicazione non ostile.  È necessario superare la tendenza a “screditare e insultare gli oppositori fin dall'inizio [piuttosto] che aprire un dialogo rispettoso”.  Abbiamo bisogno di comunicatori aperti al dialogo, impegnati a promuovere il disarmo integrale e impegnati a disfare la psicosi bellicosa che annida nei nostri cuori.  A tutti i livelli va promossa la comunicazione per contribuire a creare le condizioni per la risoluzione delle controversie tra i popoli.  Come cristiani, sappiamo che il destino della pace si decide con la conversione dei cuori

     

     Il Signore Gesù, Parola pura effusa dal cuore del Padre, ci aiuti a rendere chiara, aperta e sentita la nostra comunicazione.  Il Signore Gesù, Verbo fatto carne, ci aiuti ad ascoltare il battito dei cuori, a riscoprirci fratelli e sorelle e a disarmare l'ostilità che divide.  Il Signore Gesù, Parola di verità e di amore, ci aiuti a dire la verità nella carità, perché ci sentiamo protettori gli uni degli altri.

     

     Roma, San Giovanni in Laterano, 24 gennaio 2023, Memoria di San Francesco di Sales.

     FRANCESCO

     

     (Sintesi a cura di suor Leni Menegat – Gruppo di comunicazione)

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