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    16 de Ago, 2021 | Incontro latinoamericano di giovani della Famiglia di San Giuseppe

    Incontro dei Giovani della Famiglia di San Giuseppe dell'America Latina e dei Caraibi
     Tema: Interconnettere i sogni, abbracciare la Vita

     

     La partecipazione agli incontri dei giovani della Famiglia San Giuseppe dell'America Latina e dei Caraibi è un'ottima opportunità per approfondire le nostre conoscenze, scambiare informazioni, condividere idee e crescere insieme nella conoscenza su diversi argomenti.  I temi di ogni incontro ci incoraggiano a riflettere sul nostro ruolo, sui valori, sull'instaurazione delle nostre relazioni e sul significato che attribuiamo a tutto ciò come esseri umani nel mondo.

     

     

     Abbiamo iniziato i nostri incontri con la sessione di p.  Simón Pedro, monaco benedettino.  La sua sessione ci ha portato a riflettere e ad approfondire il nostro pensiero sull'incarnazione di Dio e le fragilità umane, così come ci ha invitato a riflettere sui sogni di Giuseppe e ad assumere la missione che Dio affida a ciascuno di noi. Dopo la sessione, abbiamo avuto l'opportunità di incontrarci e interagire in piccoli gruppi e discutere sulle domande.  Sono stati momenti arricchenti, perché dalla nostra condivisione e riflessione sul tema abbiamo costruito le nostre risposte.  La diversità del gruppo ci ha aiutato a creare comunione e unità.

     

     Rileggendo la nostra esperienza, possiamo dire che ha contribuito e dato senso al nostro cammino di fede.  Ci sentiamo guidate alla luce della spiritualità delle Suore di San Giuseppe, che ci invita a riflettere su come stiamo tessendo le relazioni in questo momento della nostra vita.  Pertanto, siamo stati incoraggiati a prendere coscienza di Dio che è vicino, cioè un Dio di relazione, che si rivela nell'unità della Santissima Trinità.  Sulla base della spiritualità ognuno ha bisogno di sviluppare un'unità, tra di loro, con gli altri e con il mondo, ma tutti in Dio.  La spiritualità fa parte della natura umana, poiché ogni giorno è un'opportunità unica per sentire il battito della vita e per ringraziare e contemplare la creazione.  Il tema del primo incontro ci ha coinvolto in questo mistero della Trinità, che interpella e interroga i nostri piani e progetti.

     

     La spiritualità è legata all'esperienza della “Parola” che si è fatta carne e ha abitato in mezzo a noi, e ci connette con il più profondo e il più sacro, che dà la vita.  Questo processo ci insegna e ci aiuta a riflettere sull'incontro del Dio della Rivelazione nella Buona Novella.  Scopriamo la vulnerabilità di Dio, che si svuota per essere ponte tra i nostri bisogni e quelli degli altri. In questo senso, riflettiamo sulle relazioni, perché nella nostra quotidianità conviviamo con tante persone, alcune più a lungo, altre per poco tempo.  Con alcuni abbiamo più affinità e con altri meno.  Tuttavia, è importante rendersi conto che la vita umana si sviluppa sempre in relazione con gli altri e forma un circolo di relazioni.  Questa è un'arte che va imparata dal grembo materno e in famiglia.  Si espande nella scuola, nella vita sociale, religiosa, politica e ha la sua estensione in tutti i campi della vita, poiché la convivenza è un'esigenza affettiva dell'essere umano.

     

     Un altro tema affrontato da p.  Simon Pedro è stato "Vivere l'Incarnazione" che ci ha fatto riflettere e credere che un mondo umanizzato e risorto è possibile.  Una nuova umanità si costruisce a partire da comunità di fede inculturate che hanno bisogno della presenza di laici impegnati e di persone consacrate che si mettono al servizio dell'unità e sono la presenza sacramentale del Signore Risorto che è capo della Chiesa e primizia della  nuova umanità.

     

     L'esperienza pasquale, la contemplazione dei misteri della Trinità, dell'Incarnazione e dell'Eucaristia sono il motore della nostra vita.  Il mistero dell'Incarnazione rende Dio presente nel mondo.  Nell'Incarnazione, Gesù si rivela come l'amore di Dio, che è nostro Padre-Madre.  Così si è fatto uomo e ha posto la sua tenda nella storia umana, ha camminato con il suo popolo, essendo Parola viva di Dio e portando con le sue azioni la speranza della Buona Novella, soccorrendo gli esclusi dalla società, creando spazio perché tutti possano diventare partecipi del Regno dell'Amore.

     

     

     Giuseppe è un uomo che attraverso il suo dubbio rompe la logica patriarcale, privilegia la cura della vita e prende le distanze dall'eredità della legge ebraica.  In questa rottura scopre la novità che era nel cuore di Dio e alla luce dello Spirito Santo si converte e cammina sulla via della fede.  Questa presenza silenziosa di Giuseppe ci insegna il grande valore della contemplazione che si svolge nella nostra vita quotidiana, nell'incontro con il prossimo e Dio.

     

     L'accoglienza e l'esperienza del mistero danno senso al percorso di vita di san Giuseppe non certo facile.  Il cammino di Giuseppe e Maria è stato pieno di sorprese e ostacoli che li hanno fatti sentire deboli e vulnerabili fin dalla più tenera età.  Si sentivano esclusi poiché nella loro cultura la legge ha più valore della vita.  Questa esperienza ha rafforzato il legame di reciprocità e cura gli uni per gli altri.

     

     

     Siamo invitati ad assumere la stessa responsabilità di Giuseppe, di essere custodi del sogno di Dio, con coraggio creativo, rispondendo alle chiamate del tempo, collaborando al mistero di Dio e in un rapporto di amore e di cura reciproca.

     

     Cleide Martins e Sabrina Ribeiro, collaboratrici della St. Joseph School, Pelotas/RS

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