26 de Jul, 2021 | Brasile - Coordinatori della Comunità

Il Carisma di Comunione agisce profeticamente, genera unità e ridona vita

Noi Suore di San Giuseppe, “Entrando più profondamente nei misteri della Trinità, dell'Incarnazione e dell'Eucaristia, e vivendo questo amore divino nel reciproco donarsi e ricevere, ci trasformiamo in comunità e partecipiamo alla realizzazione dell'unità voluta da Gesù Cristo” (Cost. p. 14). E, «il vivere le relazioni umanizzanti e dialogiche rafforza la persona, la comunità e le attività missionarie, e provvede allo sviluppo di una maturità integrale» (PAP, p. 20). Ci accettiamo vicendevolmente nella nostra Vita Religiosa Consacrata alla luce della Parola di Dio: « Accoglietevi, dunque, come Cristo ha accolto voi » (Rm 15,7).

Alla luce della Costituzione, del Piano d'Azione Globale della Provincia del Brasile e della Parola di Dio, la Provincia delle Suore di San Giuseppe di Chambéry in Brasile ha sperimentato il profondo legame nell'Incontro dei Coordinatori delle Comunità. L'incontro che si è svolto online tramite Zoom il 24 luglio 2021, ha riunito più di 80 suore dal nord al sud del Brasile. Questo incontro è stato organizzato dal Team di Formazione e la facilitatrice è stata la psicologa Fátima Martucelli. Paulo Soares, un ospite speciale, ha partecipato all'incontro e ha cantato alcuni inni per animare il gruppo.

L'intera cornice dell'incontro ha aiutato i partecipanti a riflettere profondamente sul “Mistero dell'accoglienza”, che coinvolge il vivere e sperimentare la cura di sé. Lo si vede nell'espressione, nella disponibilità al servizio, nella qualità della relazione con l'altro, nell'effetto della relazione nella nostra risposta per essere presenti nel momento del bisogno, faccia a faccia, in un ascolto profondo e empatico.

Quando le persone sono in grado di percepire ciò che sta accadendo loro e identificare quali sono le situazioni che causano angoscia, rabbia e fatica, possiamo dire che la persona sta abbracciando la propria dimensione umana della vita: un processo chiamato 'essere presente nel momento presente'. In altre parole: nota cosa stai provando, nota la postura del tuo corpo e ascolta il tuo linguaggio del corpo e senti la flessibilità del movimento del tuo corpo.

L'intercomunicazione consapevole e l'interconnessione del corpo forniscono un processo di allineamento in sé. La potenza del cuore relativizza l'incapacità e aiuta ad essere potenti. L'atteggiamento di non posso, non so, non sono capace è potenziato dall'onnipotenza che fa assumere la propria responsabilità personale. L'isolato che si sente escluso, incapace di condividere e sovraccaricato, trova qualcuno su cui contare.

In questo processo di autopercezione c'è liberazione, espansione dell'autoconcezione, risveglio di sé, auto-fioritura e cura di sé e cura dell'altro. Il corpo comincia a servire con le sue funzioni, con la saggezza di esistere. In questo processo in cui il corpo è dignitoso come dimora dell'anima, si chiede umilmente aiuto, si individuano situazioni difficili, si interroga su ciò che ancora ci lega, si impara che vivere con difficoltà non è vivere per difficoltà, si amplia la propria percezione, si mettono a fuoco le soluzioni e non le difficoltà. Conflitti e pace risiedono entrambi nell'essere interiore di ciascuno.

Con questo movimento ci si rende conto e si prende coscienza che sono la parte principale della soluzione. La persona dà il meglio di sé e si rende ancora conto che può essere migliore. Con questa grande e splendente consapevolezza e la comunione con se stessi si dice che: “Io sono una manifestazione del tutto” (Nun Coen). Sono il risultato del meglio dei miei genitori (ovulo e sperma). Si accoglie la Vita sempre in movimento, come spazio e opportunità di cambiamento e inizio di una nuova storia.