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Congregação das Irmãs de São José de Chambéry | NOTIZIE

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    02 de Dez, 2021

    CAPITOLO GENERALE A NEMI -01/12


    UNA GIORNATA PER SENTIRSI PIÙ CONNESSE CON LA CHIESA NEL MONDO

     

    Dando continuità alle attività del 30mo Capitolo Generale delle Suore di San Giuseppe di Chambéry, oggi, primo giorno di dicembre, le capitolari si sono alzate molto presto e si sono dirette a Roma, in Vaticano per partecipare all’udienza con Papa Francesco. 

     

     

    Un momento per stare unite alla Chiesa universale. E come Congregazione connetterci sempre più con la realtà del mondo che soffre per le conseguenze della pandemia e anche per una organizzazione sociale ingiusta, che privilegia pochi a scapito della sofferenza di molti.

     

    Dopo aver salutato tutti i partecipanti all’udienza papale di oggi, 1 dicembre, Papa Francesco, ha iniziato leggendo il testo del Vangelo di Matteo 1, 18-20.

     

    Nella riflessione che vi propongo voglio approfondire due dimensioni della figura di San Giuseppe, essere giusto e essere fidanzato di Maria. Il fidanzamento nei tempi antichi era la prima fase del matrimonio, durante la quale la fidanzata continuava a stare nella casa paterna, ma era considerata già sposa del fidanzato. Un anno dopo veniva la seconda fase, allora la sposa lasciava la casa paterna e andava a coabitare con lo sposo.

     

     

    É stato durante la prima fase del matrimonio di Giuseppe con Maria, che si notò che lei era incinta. In quel tempo il fidanzato aveva il diritto di accusarla pubblicamente di adulterio. 

     

    Il Vangelo sottolinea che Giuseppe era giusto perché si sottometteva alla legge come ogni pietoso israelita. Ma l’amore che sentiva per Maria e la fiducia che aveva in lei ha fatto scattare un modo di salvare le due cose, l’osservanza della legge e l’onore della sposa. Giuseppe avrebbe fatto un ripudio segreto, senza esporre Maria all’umiliazione pubblica.

     

    Giuseppe andava maturando questa soluzione quando intervenne la voce di Dio nel suo discernimento, per rivelare il significato molto più grande della giustizia di Giuseppe. “Non temere di prendere Maria, perché ha concepito per opera dello Spirito Santo”, così fece Giuseppe e ricevette Maria.

     

    Cari fratelli e sorelle come è importante per ognuno di noi coltivare una vita giusta. Nello stesso tempo ringraziare per l’aiuto di Dio, per potere leggere la vita in un orizzonte molto più ampio.

     

    Molte volte ci sentiamo prigionieri di qualcosa che è accaduto. Ma è precisamente in un avvenimento della vita, inizialmente visto come drammatico, che si nasconde la mano della provvidenza divina. Con il passare del tempo tutto si chiarisce.

     

    San Giuseppe aiuta ciascuno di noi a lasciarci sorprendere da Dio e accogliere gli avvenimenti non come un imprevisto, ma come un mistero che risponde al segreto della gioia.  Il Papa ha ricordato  la giornata mondiale della lotta contro l’AIDS dicendo “Spero che si possa avere un impegno rinnovato di solidarietà per garantire cure efficienti e per tutti”.

     

    MOMENTO DI RILASSAMENTO E PASSEGGIATA

     

     

    Dopo l’udienza e una foto speciale vicino a Papa Francesco, il quale scherzando ha detto “Le Suore di San Giuseppe di Chambéry, quando non stanno in Capitolo stanno in “versiculo” . È stata una vera benedizione di Dio questo incontro che resterà nella memoria e nel cuore delle capitolari.

     

     Dopo questo Santo momento, in piccoli gruppi le suore hanno continuato il cammino visitando chiese e luoghi storici e facendo acquisti di oggetti religiosi. É stato un momento di allegria e rilassamento. Certamente è servito anche per una maggiore conoscenza tra le suore capitolari.

     

     

    Suor Adelide Canci - Brasile

     

    Vedere di più: CAPITOLO GENERALE A NEMI - 30/11

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