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06 de Abr, 2019
Nella mattinata P. Rolphi Paul Pinto, SJ, ci ha aiutato a riflettere sul discernimento spirituale e l’accompagnamento, riprendendo alcuni aspetti del discernimento spirituale secondo Ignazio di Loyola.
Abbiamo riflettuto sulla necessità di avere dei criteri nel discernimento spirituale e nell’accompagnamento delle persone che cercano la Vita Religiosa. È importante percepire quali sono le capacità di vivere le esigenze della consacrazione, le loro qualità e la forza per crescere nell’identificazione con Gesù Cristo.
La necessità di discernere con le persone le loro motivazioni è una sfida. A volte, non sono chiare o non sufficienti, alcune possono essere ambiziose e altre dimostrano apertura all’ascolto della chiamata.
Come possiamo sapere se una persona è chiamata? È necessario accompagnarla. Il discernimento è una dinamica spirituale nella quale la persona, la comunità o il gruppo cerca di scoprire la volontà di Dio per seguirla. È un esercizio per avere gli stessi atteggiamenti di Gesù.
Una dimensione su cui abbiamo riflettuto è stata l’importanza del Carisma come aspetto centrale nel processo formativo. Su questo bisogna lavorare fin dall’inizio del processo. Il Carisma è la chiave che ci permette di sapere CHI SIAMO E A CHE COSA SIAMO CHIAMATE. La finalità della formazione è incamminare la persona alla sequela di Gesù.
É stato illuminante l’approfondimento sui sentimenti di consolazione e desolazione a partire dal testo di Luca 24, 13-25. Gesù, il pedagogo paziente e amoroso, cammina con i discepoli desolati per aiutarli a ritrovare la gioia e il senso della sequela.
Abbiamo terminato i lavori della mattinata con una significativa celebrazione con il cuore africano.
Nel pomeriggio, in gruppi misti, abbiamo fatto la condivisione su ciò che ci aveva toccato, provocato, sfidato. Quindi, ci siamo incontrate in una seduta plenaria che ha arricchito e approfondito. Abbiamo potuto esprimere alla fine della giornata i sentimenti come quelli del Dio Creatore che vide e sentì che “Tutto era molto buono”.
Sr Marinice Guimaraes
