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Congregação das Irmãs de São José de Chambéry | Notícias Gerais

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    15 de Out, 2015 | (ITA) Dialogo con le Suore di San Giuseppe di Handam, Cina

    Nel giorno in cui celebriamo la nostra fondazione, al Puy, anche noi abbiamo celebrato la vita di tutte le Suore della nostra Congregazione che sono decedute dall’ultimo Capitolo Generale. Vedendo il loro volto nella presentazione Power point e ascoltando un canto, abbiamo ricordato che “siamo portate sulle spalle di quelle che ci hanno preceduto”. Poi, siamo passate dal passato al presente e al futuro, grazie alle suore di San Giuseppe di Handan, Cina, che erano in mezzo a noi.

    Sr Elizabeth e Sr Teresa, due Suore di San Giuseppe cinesi, erano con noi e hanno raccontato la loro storia come congregazione nata nella Chiesa “sotterranea” o clandestina, in Cina. Non accettata dal governo, la chiesa deve restare nascosta, senza nessuna costruzione e senza possibilità di riunirsi pubblicamente. Per questo, tutte le celebrazioni liturgiche, catechesi e incontri vengono fatte in case private, cambiando sempre luogo. La Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Handam è stata fondata per aiutare i sacerdoti e la Chiesa clandestina con l’evangelizzazione e la catechesi, anche se la formazione religiosa e spirituale delle suore fosse molto elementare. Come membri della Chiesa clandestina, le suore non potevano vivere insieme in comunità, ma passavano da una famiglia all’altra. Si sono rese conto, date le circostanze della loro situazione negli ultimi venticinque anni, che non sono cresciute nella loro spiritualità e, anche, non sapevano cos’era una comunità o vita di preghiera per le religiose contemporanee. Hanno sentito la mancanza della storia e della saggezza di chi ha vissuto molti anni come religiosa.

    Nel 2008 e negli anni seguenti, alcune suore sono venute a studiare in Europa – prima la lingua e poi teologia o spiritualità. Nel giugno 2011, Sr Elizabeth, che studiava in Francia, ha preso contatto con la nostra provincia francese. Dopo di ciò, varie suore cinesi sono venute nella nostra provincia italiana per una esperienza di vita comunitaria e un po’di formazione nella vita di preghiera, nella spiritualità ignaziana e nelle relazioni umane. Alcune sono tornate in Cina e due vivono ancora con le nostre suore a Roma. Continuiamo a camminare con loro verso il futuro, sostenendole come possiamo, mentre discernono dove Dio le sta conducendo.
    Le suore di S. Giuseppe di Handan in Italia - Mariaelena Aceti (Italia) 

    “Mia cara figlia, desidero comunicarvi i piccoli pensieri che la bontà divina mi lascia intravedere”. E con una lettera comincia un progetto, quello del “Piccolo Disegno” di p. Jean Pierre Médaille sj. Proprio oggi che le Suore di S. Giuseppe celebrano 365 anni, la storia si ripete: in assemblea sr Maria Clara Penha Vieira, delegata francese, racconta che è stata ancora una lettera che il 22 giugno 2010 ha dato inizio ad un’altra avventura, quella con le suore di S. Giuseppe di Handan.

    Sr Elisabeth Guo scrive all’allora provinciale francese, sr Maria Clara, chiedendo di conoscere da vicino le Suore di S. Giuseppe di Chambéry che ha incontrato sul web. sr Maria Clara confessa all’assemblea: “Non ho cestinato quella mail senza neppure leggerla - cosa che capita quando sei subissata di messaggi di spam - solo perché il messaggio diceva: ‘sono una suora cinese’. Io adoro la Cina!” Sr Elisabeth quindi riceve risposta immediata e nel giro di 20 giorni è accolta dalle comunità francesi.
    Così comincia tutto. Dalla provinciale francese al consiglio generale e da questo alla provincia italiana. Il primo fruttuoso contatto di sr Elisabeth, infatti, ha avuto seguito in altri dialoghi tra le superiori generali nei quali si è chiarita la richiesta delle suore cinesi di essere accompagnate nella formazione dei loro membri. Nella diocesi di Handan, una grande metropoli a 400 chilometri da Pechino, la congregazione si è costituita da poco più di 60 anni e le 37 giovani suore, perseguitate come membri della “Chiesa sotterranea” di Cina, non godono di alcuna opportunità formativa. Sr Sally Hodgdon, superiora generale, chiede quindi alla provincia italiana che ha un programma di formazione iniziale di prendersi cura della formazione umana e spirituale delle suore cinesi.

    Nel settembre 2012 quattro suore cinesi arrivano in Italia, due suore di voti perpetui e due di voti temporanei. La Provincia italiana le accoglie e ospita nella grande comunità del Casaletto. Per due anni studiano la lingua italiana con sr Emerenziana Bolledi e con sr Maria Pia Sberna, sr M. Cristina Gavazzi, sr M. Natalia Bardi e sr Rossella Passalacqua ricevono le basi della vita consacrata e di un accompagnamento psicologico. Tre di loro attualmente proseguono gli studi accademici in Italia, mentre una è tornata in patria.

    Le suore cinesi portano nella provincia italiana la gioia, la vitalità e l’entusiasmo tipici non solo dell’età giovanile ma di un’esperienza di fondazione che è ai suoi albori, in cambio ricevono affetto, sostegno e la ricchezza di una vita consacrata che ha tanta storia e tradizione.

    (A settembre 2014 Superiora Generale, sr Lianmei Li è venuta a Roma per parlare con il consiglio generale. Ha raccontato la loro storia e le sfide che le suore devono affrontare in Cina e ha chiesto di continuare ad approfondire i contatti. Al momento appare chiaro che il Signore non chiama la congregazione di Handan a fondersi con le Suore di S. Giuseppe di Chambéry ma piuttosto a “rifondare” la congregazione, scoprendo qual è il loro carisma. Le suore di S. Giuseppe di Chambéry continuano a sostenere la ricerca di questa identità con rispetto e gratuità).



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