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    08 de Out, 2015 | (ITA) Il "Nuovo Normale"

    Sandra Schneiders, (una suora del Cuore Immacolato di Maria) insegnante emerita di spiritualità e Sacra Scrittura in una università della California, USA, si è unita, per una giornata, all’Assemblea capitolare facendo una relazione e animando la discussione sul « Nuovo Normale » e le sue implicazioni per il ministero. Ha iniziato descrivendo ciò che lei chiama il « Nuovo Normale », spiegando il suo significato con l’aiuto di un paragone con la pubertà. Ogni persona passa dall’infanzia all’età adulta e, in questo processo, fa l’esperienza di un nuovo stato di essere che è diverso dal precedente in molti aspetti. Quello che era stato normale è ora nel passato ed è necessario vivere una nuova realtà, un « nuovo normale ». È stato il caso degli Israeliti quando lasciarono l’Egitto e si adattarono a un nuovo stile di vita nel deserto e, di nuovo, quando entrarono nella terra promessa. Non era qualcosa che essi avevano scelto o che sarebbero stati capaci di prevedere. Che l’esperienza sia gioiosa o dolorosa, il « nuovo normale » è sempre stressante. Accettare o di rifiutare è una scelta tra la vita e la morte. È la realtà della vita religiosa oggi e, come gli Israeliti, noi siamo incoraggiate a scegliere la vita.

    Il ministero nel contesto del « nuovo normale » implica serie differenze rispetto a ciò che era stato la norma nel passato. Siamo chiamate ad evangelizzare e non a fare proselitismo come succedeva in passato. Ciò significa che viviamo il vangelo in diversi quadri culturali, cerchiamo di entrare in un dialogo autentico con le altre religioni per apprendere da loro e anche per condividere la nostra saggezza con loro. Spesso questo dialogo non è facile, ma noi dobbiamo tentare, anche con quelli che ci provocano o ci mettono a disagio.

    Mettendo in contrasto la teologia ecclesiale con le teologia ecclesiastica, Sandra ha notato che la maggior parte delle religiose sono impegnate nella teologia ecclesiale che viene dall’esperienza che si ha della Chiesa. Le religiose vedono spesso la dimensione teologica del loro ministero, anche se alcune chiamerebbero il loro ministero « secolare ». La teologia fatta dalle donne abitualmente è diversa dalla teologia ecclesiastica ufficiale che, frequentemente, è alla base del clericalismo radicato nel potere. Sandra ha spiegato che le donne religiose possono trovarsi in una situazione difficile, tra fare un ministero essendo sensibili e attente alle persone e il bisogno di essere accettate sufficientemente dal clero per poter esercitare questo ministero.

    Tutte le persone presenti sono state capaci di cogliere il senso della presentazione fatta da Sandra e porteranno i frutti della loro riflessione in Capitolo durante le discussioni in corso.

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