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Congregação das Irmãs de São José de Chambéry | Commissioni Internazionali

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    19 de Dez, 2017

    Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

     Lo scorso 11 dicembre sono stata alle Nazioni Unite, a New York,  per l’avvio delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, firmata a Parigi il 10 dicembre del 1948. L’evento è stato molto partecipato e gli interventi di António Guterrres, Segretario Generale dell’ONU, e di Miroslav Laj&269;ák, Presidente dell’Assemblea Generale, sono statti volti a sottolineare i progressi compiuti nel campo dei diritti umani, senza dimenticare gli abusi che vengono ancora compiuti. Essenziale è continuare a lavorare nella direzione del riconoscimento dei diritti umani: politici, sociali, economici e culturali, il cui rispetto è l’unica via possibile per assicurare pace e sicurezza. Tutti i relatori hanno sottolineato la necessità di un impegno diffuso e quotidiano nella difesa dei diritti altrui. Uno degli ex Alto Commissario per i Diritti Umani ha ricordato la situazione dei rifugiati ed ha espresso la necessità di buone politiche sull’immigrazione che garantiscano i diritti dei migranti.  
     
    La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è valida oggi come nel 1948. E’ il documento più tradotto nel mondo ed è necessario che diventi parte dell’educazione delle giovani generazioni. I suoi 30 articoli riguardano i diritti fondamentali della persona. Fu una donna, Eleanor Roosevelt, la forza trainante per la redazione di questo testo. Partecipare a questa celebrazione mi ha aperto gli occhi su come io per prima posso essere una risorsa per la promozione dei diritti umani. 
     
    Barbara Bozak
     

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