La comunità di Bella Vista de Iténez, in Bolivia, stanca di assistere al traffico di droga, che si svolge liberamente, ha reagito nelle ultime settimane. Si tratta di un\�attività illegale che coinvolge i giovani nel traffico di stupefacenti, aumenta la prostituzione e minaccia il futuro di bambini e adolescenti. Secondo le informazioni locali, dal solo dipartimento del Beni partono trenta voli giornalieri con un carico di 500 chili di cocaina verso il Brasile e il Paraguay.
Per attirare l\�attenzione delle autorità e della comunità internazionale, i religiosi e i laici della città di Bella Vista, hanno posto un aereo carico di droga nella piazza centrale, per attirare l\�attenzione sul problema. Questo evento ha provocato i trafficanti di droga che hanno iniziato a minacciare di morte i leader locali.
Sostengono questa azione la Rete delle Congregazioni delle Suore di San Giuseppe dell\�America Latina e dei Caraibi, la JPIC e la commissione presso le Nazioni Unite delle CSJ, che hanno pubblicato una Nota di sostegno e solidarietà alle comunità boliviane, con la quale chiederel\� aiuto degli altri paesi per garantire un futuro dignitoso ai giovani, protezione per i leader e le autorità locali e nazionali, misure concrete per combattere il narcotraffico (puoi visualizzare la nota di solidarietà completa di seguito).
Solidarietà con il popolo boliviano
Cari e valorosi cristiani, religiosi, laici e vescovi della Bolivia,
La reazione della popolazione di Bella Vista del Iténez nelle ultime settimane contro la vasta attività del traffico di droga ci motiva a chiedere rispetto e dignità per il nostro continente. Le minacce di morte sono espressione del potere dei deboli che sono disposti a tutto per beneficiare economicamente di attività illecite, illegali e immorali.
La scelta di collocare un piccolo aereo nella piazza centrale ci ricorda la figura di Gesù Cristo quando espulse i delinquenti che occupavano il luogo sacro per sfruttare la gente. I cristiani di Bella Vista dimostrano la loro fedeltà al Vangelo, davanti a coloro che espropriano la sacralità della vita e la dignità del popolo boliviano.
Criminali senza scrupoli non sono solo i baroni del traffico e della produzione di droga in Bolivia, ma anche i destinatari, i trafficanti e i consumatori in Brasile, Paraguay e in tutto il mondo, complici dello sfruttamento. L\�iniziativa popolare di Bella Vista è anche un grido alla comunità internazionale contro un sistema che sta rubando la vita a bambini e giovani.
Il presidente di Rede Ecclesial Panamazônica-Bolivia, mons. Eugênio Coter, ha dichiarato: "questa denuncia appartiene a un popolo, a un\�intera comunità". È la comunità mondiale che chiede alle autorità un\�azione severa per combattere questa attività illegale.
La Commissione per la giustizia, la pace e l\�integrità del creato delle congregazioni di San Giuseppe in America Latina e Caraibi e il Team della rete di San Giuseppe in America Latina e Caraibi e l\�ONG, CSJ, ONU esprimono la loro solidarietà ai religiosi, laici, vescovi e tutti i cristiani che con coraggio denunciano l\�attività illecita del traffico di droga.
Allo stesso tempo, chiedono che le autorità locali e nazionali della Bolivia adottino misure urgenti per frenare questa attività che provoca disapprovazione internazionale e che sono causa di discredito per le autorità boliviane. Chiedono inoltre protezione alle agenzia di sicurezza nazionali per la comunità e le persone minacciate di morte. La mancanza di azione da parte delle autorità boliviane è attentamente monitorata dalla comunità internazionale.
Possa lo spirito del Risorto mantenere viva la fiamma della speranza in un mondo che ha bisogno di equità, sviluppo sostenibile, giustizia, solidarietà e pace. Possa il popolo di Bella Vista avere al suo fianco la forza divina per affrontare l\�irresponsabilità e l\�immoralità di coloro che minacciano la morte dei boliviani, per difendere la vita e la dignità del popolo boliviano.
29 giugno 2020