10 de Jun, 2018
Visita in Cina del Consiglio Generale
Dal 22 maggio al 2 giugno scorso, io e suor Sally siamo state in visita in Cina presso le Suore di San Giuseppe della Diocesi di Handan. Abbiamo insieme a loro partecipato all’incontro sulla vita consacrata, che frequentemente viene proposto in una delle loro quattro comunità: la comunità centrale (22 suore), quella che si occupa del servizio sanitario (3 suore), la comunità che vive in parrocchia (2 suore) o nel centro di spiritualità (4 suore). Altre due suore vivono da sole per ragioni di studio e di missione, ma hanno come riferimento la comunità centrale. Le suore stanno ampliando gli ambiti del loro servizio pastorale e lavorativo, anche per assicurarsi un sostentamento economico. Pertanto, in aggiunta alle attività pastoriali e all’assistenza sanitaria, hanno iniziato a lavorare nell’ambito dell’educazione e dell’organizzazione di viaggi religiosi presso luoghi di culto. L’impegno lavorativo in queste settori non interferisce affato con la loro identità di religiose.
Ognuna di loro ha espresso la sua gioia e soddisfazione per l’accompagnamento che stanno ricevendo dalla nostra Congregazione. Dal canto nostro, noi riconosciamo e ringraziamo per il cammino di crescita che vediamo loro compiere come donne consacrate.
La situazione politica in Cina non è affatto favorevole alla promozione dei valori cristiani e all’espressione di fede. La comunicazione è difficile perché sottoposta al controllo dello Stato. In alcuni dipartimenti della Cina, il regime comunista opera in modo diverso. Ad esempio, ad Handan suore e preti, parte della chiesa clandestina, possono essere vicini alla gente, ai giovani, alle famiglie, ecc., per evangelizzare. Nella maggior parte degli altri stati, invece, l\�evangelizzazione, inclusa l\�adesione alle chiese e la partecipazione al culto e alle celebrazioni, è proibita a persone di età inferiore ai 18 anni.
Stiamo facendo insieme questo cammino di discernimento per comprendere che tipo accompagnamento sia migliore in questo momento storico.
Sr Ieda Maria Tomazini